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La Bottega dell’Amore – Cuneo

UNA, SEGRETA, IN OGNI CITTÀ. CUNEO

Lui guardò la donna che aveva di fronte: “ho una cosa immensa dentro che riguarda te”. Lei la sentì quella cosa ed era lo stesso identico amore che la abitava.

“Ma questi semi d’amore purtroppo non li coltiva più nessuno” raccontava la donna seduta nella bottega, in fondo, vicino al bancone, sulla destra. Era accovacciata su una poltrona enorme, coperta di un tessuto fiorito, allegro. Aveva accanto un tavolino basso con una teiera giapponese antica di ghisa rosso scuro, emanava un profumo di thè verde e ciliegie. Aveva i capelli lunghi e neri, ma il viso rugoso offriva l’idea di una età avanzata.

Io cercavo di ascoltare, mentre pagavo il filo per rammendare il tessuto del mio cuore, si era creato un piccolo strappo sul pericardio in basso e questa bottega era l’unica che aveva il filo di ragno zaffiro, originario di Ittoqqortoormiit: la città più isolata della Groenlandia. Gli strappi di cuore, si sa, meglio ripararli subito! perchè quando si è un po’ aperto, il pericardio, può entrare di tutto, meglio rammendare il dolore che lo ha tagliato, prima che arrivi al centro…

La donna dai capelli scuri, stava dicendo che i semi d’amore di quella coppia, sono sempre più rari.
Non li usano quasi più.
Ma chi, mi chiedevo io ? e quali semi?

Raccontava che nessuno crede più all’amore è evidente, ormai da molto tempo, troppo tempo. Che il contatto profondo si è perduto e il terreno dove piantare i semi d’amore inaridito e secco.
Alla fine sussurrò: “oramai lo sai, una delle tre se n’è andata da anni è partita e senza di lei i legami d’amore non sono più stabili”.
Si fermò, sorseggio il thè di ciliegie e sorrise con profonda tenerezza alla donna che era seduta in terra su un cuscino porpora.

Tacque
Io uscii dalla bottega.

Ma chi era quella che legava l’amore e quale tipo di semi sono i semi d’amore?

Isabella – Frequentatrice curiosa della Bottega